Il Primo Arcano (1) nella Matrice del Destino – Il Mago, lo stregone

Il Primo Arcano (1) nella Matrice del Destino – Il Mago, lo stregone

Il Primo Arcano (1) nella Matrice del Destino – Il Mago,lo stregone
Il Primo Arcano (1) nella Matrice del Destino – Il Mago, lo stregone

La prima energia, ovvero il primo Arcano nella Matrice del Destino, può manifestarsi sia in forma positiva che negativa. Questo determina l’approccio dell’individuo nel lavoro su di sé. Comprendere il significato della prima energia aiuta a intuire il futuro della persona nata sotto questo Arcano: quali talenti possiede, in quali ambiti professionali eccelle, cosa lo attende nelle relazioni personali e se sarà prospero dal punto di vista finanziario.

Cosa rappresenta il Primo Arcano Maggiore nella Matrice del Destino

Nella Matrice del Destino si utilizzano diversi termini per le energie: arcani, codici. Questi derivano dai Tarocchi, che costituiscono la base simbolica della Matrice. Il primo Arcano è tipico delle persone nate a gennaio, oppure nel primo giorno del mese, o che hanno l’uno nella propria Matrice. Come nei Tarocchi, l’Arcano numero uno rappresenta il mago, l’incantatore, il creatore o il pioniere.

Questo Arcano simboleggia principalmente:

La prima energia può esprimersi in forma sia positiva che negativa. Vediamole più nel dettaglio.

La prima energia in chiave positiva

Le persone guidate dal primo Arcano mostrano le seguenti caratteristiche e capacità:

  • Desiderio di agire in modo indipendente.
  • Ottimismo anche nelle situazioni complesse.
  • Intelligenza vivace, creativa e in continua evoluzione.
  • Competenza spirituale e capacità di canalizzare le energie verso i propri obiettivi.

Si tratta di leader nati. Sono pionieri, aprono nuovi percorsi e riescono a guidare con successo i gruppi, affrontando senza paura ostacoli e sfide. Hanno talento nel gestire le finanze e prosperano nel mondo materiale.

I soggetti del primo Arcano sono energici e costantemente impegnati. Generano un flusso continuo di idee innovative, che desiderano realizzare il prima possibile. Hanno sete di esperienze, sono amanti della libertà, dei viaggi e delle avventure. Ambiziosi in senso costruttivo, spesso privilegiano il lavoro e la creatività alla vita di coppia, preferendo la libertà all’unione coniugale.

La prima energia in chiave negativa

Quando il primo Arcano si manifesta in forma negativa, possono emergere i seguenti tratti:

  • Insicurezza e bassa autostima.
  • Egoismo e tendenza all’arroganza.
  • Risentimento e rifiuto delle critiche, anche se costruttive.
  • Comportamento presuntuoso o provocatorio.

Queste persone si ritengono superiori agli altri, generando conflitti in famiglia, al lavoro e nelle amicizie. Il loro atteggiamento autoritario le rende difficili da avvicinare. Nonostante il loro successo economico e le posizioni di rilievo che ricoprono, tendono a rimanere isolate, senza veri amici.

Spesso mancano di empatia e compassione. Se qualcuno le delude, si allontanano facilmente, senza possibilità di dialogo. Sono critiche verso tutti, inclusi sé stesse, e questa attitudine le porta a sviluppare insicurezze e complessi. Amano comandare, ma rifuggono le responsabilità concrete, delegando compiti e colpe agli altri. Non si assumono mai la responsabilità dei propri errori.

Come armonizzare la prima energia

Per eseguire i calcoli della Matrice del Destino, è consigliabile utilizzare il calcolatore delle 22 energie. Una volta ottenute le informazioni, è importante riconoscere i propri punti di forza, ma soprattutto lavorare sui lati ombra. Infatti, le energie in negativo possono facilmente annullare o distorcere quelle positive.

Chi possiede il codice 1 è guidato da una potente energia interiore e da una forte spinta verso la creazione e lo sviluppo. Deve imparare a controllare le proprie reazioni emotive, non lasciarsi abbattere dalle critiche, e sviluppare l’autostima. È fondamentale scegliere un’attività che abbia valore anche per gli altri, in modo da realizzarsi contribuendo al benessere collettivo.

La missione dell’uno è evolvere verso il due: imparare a convivere e creare legami profondi con gli altri.

Occorre coltivare empatia e compassione, qualità legate alla dimensione dell’anima. Accettare l’aiuto sincero di amici e familiari non è un segno di debolezza, ma una prova che esiste una rete di sostegno. È importante anche non temere la responsabilità: ammettere i propri errori è indice di maturità e crescita personale.

L’uno in negativo tende a oscillare tra estremi: dall’egocentrismo alla totale sfiducia in sé. Per trovare l’equilibrio, è fondamentale smettere di sentirsi il centro del mondo e iniziare a credere in sé stessi con umiltà. Passeggiate nella natura, pratiche meditative e momenti di introspezione aiutano a ritrovare l’armonia interiore. È essenziale non permettere alle energie negative di sabotare la propria vita.