I quattro scopi nella Matrice del Destino (20)

I quattro scopi nella Matrice del Destino. Già nell’antichità, i sapienti si interrogavano sul senso della vita e sul motivo per cui l’essere umano nasce in questo mondo. Tuttavia, una risposta univoca a questa domanda non è mai stata trovata, e noi continuiamo ancora oggi a riflettere sul significato dell’esistenza.

La scoperta di Natalia Ladini e il metodo dei “22 Arcani” possono aiutarci in modo concreto a determinare il significato della vita umana, non in termini generali, ma in modo del tutto individuale per ciascuno!

Nella Matrice del Destino esistono quattro destinazioni. La loro diagnosi aiuta a comprendere qual è lo scopo della vostra incarnazione in questa vita. Continuate a leggere per saperne di più!

Prima destinazione: personale

I quattro scopi nella Matrice del Destino: la prima destinazione, o personale, rappresenta le lezioni che dobbiamo apprendere per evolverci spiritualmente e personalmente. Decodificando questo punto, possiamo comprendere l’essenza e le intenzioni di una persona. In altre parole: l’analisi di questo punto rivela le qualità individuali, il potenziale e lo scopo della vita di ciascuno.

Da notare che la destinazione personale è sotto l’influenza del chakra Sahasrara, e il suo lavoro influisce direttamente sulla funzione del cervello. Una volta elaborata questa energia, si raggiunge una comprensione più profonda delle cose e un senso di illuminazione. 

I quattro scopi nella Matrice del Destino
I quattro scopi nella Matrice del Destino

Perché la destinazione personale va affrontata per prima?

Lo sapevate che il destino ci riserva non solo sfide, ma anche esami da superare? Il primo, e uno dei più importanti, arriva intorno ai 40 anni di età.

Naturalmente, questa lezione si manifesterà attraverso determinate situazioni o persone, ma il punto essenziale è che senza aver lavorato sulla propria destinazione personale, è impossibile superare questa prova.

Da un punto di vista pratico, analizzare la destinazione personale permette di conoscere meglio se stessi e il proprio scopo nella vita. Inoltre, lavorare con questa energia migliora l’intuizione e aiuta a scegliere le persone giuste con cui relazionarsi nel periodo tra i 20 e i 40 anni. 

Seconda destinazione: sociale

I quattro destini nella Matrice del Destino: la seconda destinazione, o sociale, entra in gioco dopo aver superato l’esame tra i 40 e i 60 anni. Per quanto possa sembrare strano, essa dipende comunque dalla destinazione personale, perché a quel punto ognuno dovrebbe aver trovato il proprio posto nel mondo.

Le persone che hanno elaborato la prima destinazione hanno già acquisito esperienza: lo scopo della fase sociale è dunque condividere ciò che si è appreso. Per lavorare con questa energia, bisogna offrire sostegno a chi ne ha bisogno e guidare gli altri sulla via della verità. Solo così si sarà pronti per affrontare la destinazione successiva.

I quattro scopi nella Matrice del Destino

Terza destinazione: spirituale

I quattro destini nella Matrice del Destino: la terza destinazione, o spirituale, si attiva nel sesto decennio di vita. Tuttavia, è interessante sapere che può essere sviluppata in qualsiasi momento, anche sin dalla nascita.

Questa destinazione è strettamente legata alla prima e alla seconda, ed è considerata il significato più profondo dell’esistenza: l’illuminazione spirituale. I numerologi sostengono che questa energia agisce a beneficio nostro, ma se non si sono affrontati i due destini precedenti, essa può diventare una forma di punizione.

Come nella destinazione sociale, è importante condividere la propria saggezza, aiutare chi è nel bisogno e, allo stesso tempo, cercare il divino e l’illuminazione. Questo è considerato il momento ideale per accumulare saggezza e progredire nella crescita interiore.

I quattro scopi nella Matrice del Destino

Quarta destinazione: planetaria

I quattro destini nella Matrice del Destino includono anche una destinazione planetaria.

In molti corsi e testi si parla di tre destinazioni: personale, sociale e spirituale. In realtà, però, esiste anche una quarta: quella planetaria.

Questa destinazione è poco connessa alle precedenti, e rappresenta i programmi karmici irrisolti di vite passate. Queste energie si manifestano nel corso della vita come un “bagaglio del passato”.

Per questo ogni persona porta con sé debolezze, paure e tratti negativi. Questa destinazione va assolutamente affrontata, altrimenti si rischia di vivere con un peso interiore costante.

Punti chiave da ricordare

I quattro destini nella Matrice del Destino sono:

  • Primo: personale.
  • Secondo: sociale.
  • Terzo: spirituale.
  • Quarto: planetario.

Ognuno di questi destini include aspetti specifici da elaborare. Fino ai 40 anni è essenziale concentrarsi sul destino personale, poiché è la base per poter affrontare gli altri.

Nel periodo tra i 40 e i 60 anni, si dovrebbe trasmettere la propria esperienza a chi ne ha bisogno. A 60 anni, se i passaggi precedenti sono stati affrontati correttamente, il destino spirituale si attiva come un dono. Il suo obiettivo principale resta però quello di connettersi con il proprio io interiore e con il divino.

Infine, la quarta destinazione, quella planetaria, va affrontata per liberarsi definitivamente dal peso del passato. La diagnosi e l’elaborazione dei destini rappresentano la chiave per conoscere profondamente se stessi.